Non è comune nel biellese trovare due realtà che celebrano anniversari così importanti, soprattutto quando parliamo di enogastronomia; fanno eccezione però Tenute Sella, anno di fondazione 1671 e la storica macelleria Mosca, 1916.
Una delle case vinicole più importanti e riconosciute del biellese e dell’Alto Piemonte svela la propria bottiglia celebrativa per le sue 350 vendemmie, ospite di quello che è considerato il tempio del buon cibo e della gastronomia anche fuori provincia.
Una vetrina nella quale la bottiglia appositamente disegnata per questa occasione fa bella mostra di sé emergendo da uno sfondo che riporta nomi, altezza e date dei discendenti della famiglia Sella. Sul fondo della bottiglia, a testimoniare i valori fondanti del vino e della tenuta il motto “lavoro, concordia, parsimonia”, mentre in rilievo sul fronte lo stemma con le 5 stella che si ritrova in marmo bianco nella vetrina celebrativa.
Un’altra particolarità della vetrina sono i porfidi di Bramaterra, roccia di matrice vulcanica che caratterizza i terreni di questa zona dell’Alto Piemonte e conferiscono caratteristiche uniche al vino.
“Un’azienda agricola è terra e comunità” – afferma Federico Sella, presidente di Tenute Sella e AD di Banca Patrimoni Sella – “conoscenze e competenze diventano cultura di un territorio, prima ancora di essere un prodotto. La cultura del vino e del cibo implica sostenibilità, una visione capace di interpretare l’anima del territorio mettendo in equilibrio persone, competenze, sensibilità e produzione”
Riccardo Giovannini, enologo e AD di Tenute Sella, spiega che “Sella 350”, questo il nome del vino, nasce per celebrare questo straordinario traguardo con l’intenzione di esprimere le migliori partite di Lessona, Bramaterra e Coste della Sesia, le tre anime enologiche del biellese orientale. “Una riuscita fusione dei tre territori in un vino che celebra la 350° vendemmia delle Tenute Sella” – racconta Giovannini – “alla vista, Sella 350 ricorda un Coste della Sesia: si presenta limpido, rosso granato e consistente, al naso è intenso, complesso e fine. I sentori ricordano un Bramaterra, quelli fruttati rimandano alla prugna, quelli floreali alla lavanda infine quelli speziati al pepe nero, caffè e chiodi di garofano. Al palato il vino è secco, abbastanza caldo, morbido, fresco, abbastanza tannico e sapido. È equilibrato, intenso, persistente e fine, è un Lessona”.
Alberto Mosca, quarta generazione di macellai della famiglia, ha accolto con grande orgoglio queste bottiglie storiche nel suo negozio di via San Filippo. Definisce l’anniversario di Tenute Sella “un segno tracciato nella storia che celebra un’esperienza incredibile per la nostra tradizione vinicola” – e riguardo alla storica attività di cui è ora alla guida aggiunge – “mi piace definire Mosca1916 una bottega e non negozio perchè da più di cento anni siamo artigiani e non solo commercianti. La nostra, ritengo, sia testimonianza di una città operosa e ricca di cultura che non deve essere dispersa, ma messa in comunione con altre realtà come Tenute Sella che fanno parte di questo tessuto”.
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