Bonet e pesche ripiene sono la coppia ideale dei dolci estivi della cucina piemontese: ve li proponiamo come ce li hanno tramandati le nostre nonne, senza inutili fronzoli o variazioni.
Freschi, golosi e subito pronti da consumare, ideali alla fine di un pasto estivo, indispensabili nel menù di Ferragosto, ma molto sfiziosi anche da gustare fuori pasto, per una dolce merenda o un dopocena sotto le stelle. I dolci estivi Mosca1916 pescano a piene mani dalla tradizione piemontese, che i nostri pasticceri custodiscono con cura e ripropongono partendo da materie prime selezionate e rispettando i procedimenti che si tramandano nella nostra famiglia da generazioni.
“Bunet” (bonèt)
Se c’è un dolce che rappresenta il Piemonte questo è il bunet, con la “u”
In piemontese il termine, che si pronuncia rigorosamente “bunet” con la “u” pena l’espulsione dai confini regionali, identifica un particolare tipo di berretto che un tempo veniva indossato soprattutto in casa dagli anziani. Non solo, con lo stesso termine veniva indicato, già da fine Settecento un particolare recipiente da pasticceria che riprendeva la forma del berretto e dentro al quale veniva preparato il dolce progenitore del bonèt contemporaneo. C’è chi dice che nella versione originale non ci fosse il cioccolato, chi sostiene che non vi fossero gli amaretti.
Per fortuna il nostro bunet li comprende entrambi, insieme a latte, uova e zucchero. Questa specialità viene cotta dolcemente a bagnomaria e servita in tranci nel banco dolci che si trova in negozio a fianco della cassa.
Pesche ripiene alla piemontese
Un dolce indissolubilmente legato all’estate piemontese sono le pesche ripiene, in dialetto “persi pien”.
Un piatto povero, che affonda le radici nella tradizione contadina: veniva consumato d’estate, durante i pranzi del giorno di festa (era ed è ancora il dolce tipico di ferragosto, quando le pesche piemontesi raggiungono il massimo grado di maturazione) oppure nelle merende sinoire che spezzavano il duro lavoro nei campi o in vigna.
Il segreto di questo dolce cotto al forno,che proponiamo nella sua versione tradizionale, parte dalle pesche, dolci e mature al punto giusto, esclusivamente di provenienza nazionale. Sul ripieno non possiamo dirvi molto, perchè è un segreto che i nostri pasticceri sarebbero disposti a proteggere con la vita: vi basti sapere che i protagonisti sono gli amaretti sbriciolati, il cioccolato, un po’ di burro, mentre l’aspetto e il sapore vi porteranno indietro nel tempo come la celebre “madeleine” di Proust.
Potete gustare le nostre pesche ripiene fredde, meglio se a temperatura ambiente o leggermente tiepide … saranno in ogni caso buonissime!