La raccolta dello zafferano di Coggiola un lavoro molto delicato, completamente manuale. Enrico Covolo qualche anno fa iniziò un’avventura che oggi è diventata un lavoro. Da qualche decina di bulbi e pochi metri quadrati di coltivo, oggi le coltivazioni di sono notevolmente sviluppate. Negli anni ha sviluppato anche una filiera biellese con altre decine di produttori.
Lo zafferano si ricava dagli stigmi del Crocus sativus, un bulbo che fiorisce nel tardo autunno e che ha trovato il Val Sessera un habitat ideale. Il terreno sabbioso e in leggera pendenza si sono adattati perfettamente a questa coltivazione.
La raccolta dello zafferano di Coggiola è completamente manuale. Un lavoro molto paziente e delicato che deve preservare i preziosi stigmi. Dopo la raccolta i fiori vengono subito lavorati nel laboratorio di Coggiola.
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